A lezione di inglese, con sorpresa finale

Il centro Helen Doron di Milano è abbastanza lontano da casa nostra, anzi, a dirla tutta sta dall’altra parte della città, anche se si raggiunge abbastanza velocemente ed è ben servito dai mezzi pubblici. Questa settimana, per festeggiare l’arrivo della primavera, mio figlio ed io abbiamo lasciato a casa la macchina e abbiamo utilizzato bicicletta e metropolitana.

Zainetto in spalla, mio figlio sembrava contentissimo delle tante novità che ha potuto assaporare in questo tragitto, prima tra tutte un’intera metropolitana con i colori della sua squadra del cuore, il Milan. Lo zainetto verde fosforescente incollato alle spalle faceva una certa scena: e infatti lo guardavano tutti, non so se più stupiti del suo entusiasmo per il mezzo pubblico, o per lo zainetto con il logo di Helen Doron.

La lezione è stata coinvolgente, come al solito: canti, giochi, corse. Improvvise comparsate con le mani tutte colorate, e alla fine l’entusiasmo per il lavoro realizzato: un bel disegno con la pittura a dita, con il calco delle mani e un colore diverso per ogni dito. Alla fine della lezione Isabella, la maestra, ha dovuto raccogliere le opere d’arte, per metterle al sicuro ad asciugare.

Ma proprio sul più bello, mentre stavamo varcando la porta per uscire, mio figlio mi ferma.

“No, mamma, aspetta!!!!!! Devo fare una cosa!!!!!”

Corre verso l’aula, si pianta sulla porta, e:

Bye Bye Teacher!!

Mi ha fatto molta tenerezza, ma mi ha anche molto stupito: è la prima volta che prende l’iniziativa di rivolgersi a qualcuno in una lingua “non sua” (o che, finora, non ha mai considerato tale). Mi sembra una piccola, grande conquista!