Imparare l’inglese…con ritmo

Il mio nano balla sempre. Da quando era piccolissimo. E soprattutto adora ballare non a suon di musica, ma al suon di qualsiasi cosa sembri una rudimentale batteria. Insomma, ahimè, sembra gli piacciano le percussioni. Non è un caso raro, tutt’altro: leggevo qualche tempo fa che i bambini hanno la musica e il ritmo nel sangue.

 Praticamente nascono con un innato senso del ritmo che si sviluppa sin da quando sono ancora nel pancione della mamma. Infatti, secondo alcuni ricercatori finlandesi, se ascoltano musiche ritmate si muovono tanto e sembra che ballino nella pancia, mentre al suono di musiche classiche e lente si muovono di meno.

 Mi viene in mente questo perché se c’è una cosa che scatena il mio nano è The Drum song.

Ora, immaginate un nano di un anno e mezzo che, munito di un inoffensivo e rudimentale martelletto, viene invitato ad andare in giro per la stanza a battere su un bonghetto (drum), sedia (chair), porta (door) suon di musica.

 Lui è contentissimo. L’unico problema è che come sempre è un bastian contrario:

Boom run tum

Bang on the Drum

I like banging on the drum (e lui corre a battere sulla sedia)

Boom rum roar

Bang on the door

I like bangin on the door  (e lui corre a battere sul bonghetto)

Insomma, è evidente che  non ha ancora capito il significato delle parole, ma di certo ha capito il senso del ritmo. Anzi, quello ce l’ha innato.  

Immagini tratte da Flickr.com