A scuola l’inglese si impara con il libro e la gestualità

L’apprendimento per i bambini deve sempre passare attraverso il divertimento e il gioco. Lo sanno bene le teachers che applicano il metodo Helen Doron ma anche le insegnanti delle scuole che sanno bene quanto sia gratificante per i bambini imparare giocando.

A Roma, ad esempio, due maestre delle scuole medie (l’Alfieri di via Salaria e il Petrassi di via Nitti) hanno deciso di metter su un corso di inglese decisamente innovativo, dove le lezioni vengono tenute con un libro sul banco e le mani occupate a “disegnare le parole”. Una sfida  creativa e innovativa che alla fine ha lasciato a bocca aperta genitori e corpo insegnante: dopo venti lezioni gli alunni parlano l’inglese in modo corretto e fluente e tutto grazie al metodo “handmade english”, l’inglese fatto con le mani.

In pratica al libro si affianca un vero e proprio linguaggio dei segni per cui, ad esempio, i verbi vengono rappresentati con due dita della mano alzate o con una mano aperta e la S dei plurali si accompagna alla mano che disegna un serpente nell’aria.

 Il metodo è stato inventato da Paola Reggio e Anna Piermattei, due giovani insegnanti di inglese, che hanno anche ricevuto il premio Label 2009 per le lingue, un premio che l’Unione Europea assegna ai progetti più innovativi.