opinione Helen Doron

Oggi intervisto una mamma incontrata in rete, alla quale ho chiesto di raccontarmi la sua opinione sul metodo Helen Doron. E’ stata molto gentile a partecipare e ci racconta l’esperienza della sua famiglia con l’inglese.

Ciao, ci racconti di te e di come siete arrivati alla scelta del metodo Helen Doron?

Ciao!
Allora mi chiamo Luisella  (Lu) e sono un’insegnante di filosofia.
Ho tre figli: Leli 12 anni, Vic sette e JF cinque.
Sei anni fa pareva che per mio marito vi fosse la concreta possibilità  di trascorrere un periodo lavorativo negli Stati Uniti e avevamo quindi deciso di implementare le conoscenze in lingua inglese dei nostri figli. Casualmente, proprio in quel periodo, il nido frequentato dal Vic cominciava a proporre i corsi Helen Doron per cui decidemmo di aderire.
Secondo me la cosa migliore dei corsi Helen Doron è l’estrema libertà  comunicativa che viene lasciata ai piccoli. L’insegnante propone materiale che in qualche modo dovrebbe favorire la conversazione su certi argomenti ma , a volte, si devia verso direzioni non facilmente prevedibili (ho assistito ad appassionanti lezioni su cacca, stelle comete dinosauri).
Trovo anche molto utile e facilmente fruibile il materiale che viene fornito ai corsi. Il DVD di Flupe è  molto grazioso e i CD li tengo sempre in auto. La variabile più  importante per l’acquisizione di una lingua è  il tempo di esposizione e qui senza dubbio le possibilità  si moltiplicano.

Organizzate altre attività per aiutare i bambini ad imparare l’inglese?

Visto che, appunto, il tempo in cui i bambini ascoltano la lingua è  cruciale, ci siamo resi ben presto conto che un corso, per quanto ben fatto, non era sufficiente.
Complice anche la mia terza gravidanza, abbiamo quindi deciso di intraprendere l’esperienza dell’ospitare una ragazza alla pari.
Qui abbiamo veramente visto risultati straordinari.
Io non credo che i miei figli possano definirsi bilingue perché  comunque la loro lingua del cuore è  decisamente l’italiano ma, spesso, rimango stupita dalla loro capacità  di comprensione.
Noi facciamo tra l’altro, una cosa un po’ particolare; in inverno prendiamo au pair anglofone e d’estate francofone. Questa scelta è stata fatta in considerazione del fatto che durante le vacanze scolastiche, i miei figli ed io, soggiorniamo in Costa Azzurra. Ci sembrava quindi sciocco non approfittarne.
Le attività  che i miei bimbi fanno con le au pair sono molteplici, si va dalla gestione della vita quotidiana (compiti, attività  sportive) a momenti strutturati per favorire l’apprendimento di lessico specifico (cucina, giochi a tema, lettura di libri, compilazione di libri gioco o , per i più grandi di schede libro).

Hai qualche consiglio per le mamme che ci leggono? libri, dvd o siti che ritieni utili?

Tra le letture più  amate la serie del Dottor Seuss, The Gruffalo, i libri di Richard Scarry. Sul fronte DVD  JF ama molto Peppa Pig e cars mentre Vic ha un approccio più intellettuale e predilige ogni forma di documentario sui dinosauri
Ultimamente, per iniziare a leggere, stiamo utilizzando un sito molto bello: https://readingeggs.co.uk/.
Quando ho tempo e ehm voglia tengo un piccolo diario della nostra esperienza:
www.unaprofcheblogga.blogspot.it

Grazie per questa bella intervista!